ZigBee: come funziona?

I protocolli di comunicazione per le trasmissioni wireless (senza fili) stanno assumendo sempre maggiore diffusione e rilevanza. Al Wi-Fi, probabilmente  il più noto protocollo di diffusione di comunicazioni fra computer, si sono nel tempo affiancati numerosi altri protocollo via via utilizzati anch’essi su larga scala, tra i quali certamente riveste oggi un ruolo chiave il protocollo ZigBee

Mentre il Wi-Fi è impiegato per comunicazioni fra dispositivi distanti fra loro fino a 10 metri con velocità fino a 10 Mb/s, lo ZigBee, è utilizzato per comunicazioni su distanze tipiche del Wi-Fi ma con velocità di trasmissione e consumi inferiori.

In campo tecnologico, di solito, ad affermarsi sono i dispositivi e i sistemi più potenti e veloci, ma ZigBee rappresenta l’eccezione che conferma questa regola.

Paradossalmente sono le scarse prestazioni di questo protocollo di trasmissione wireless ad averne determinato il successo: bassissima potenza dei nodi trasmettitori, ridotta velocità di trasferimento dati, consumi di energia estremamente contenuti (basti pensare che una rete ZigBee può funzionare uno o due anni alimentata unicamente dalle batterie dei suoi singoli nodi).

Grazie a questo ZigBee è anche uno degli standard wireless a più basso costo oggi disponibili.

ZigBee opera sulle frequenze della banda ISM (Industrial, Scientific and Medical), in particolare 868 MHz per l’Europa.

La velocità di trasferimento dati dipende dalla frequenza operativa, ma in ogni caso è molto bassa, se confrontata con quella di Wi-Fi: appena 20 kbps per i nodo che lavora sulla frequenza di 868 MHz.

ZigBee utilizza codici molto più semplici di quelli di altri standard wireless: si calcola che il nodo ZigBee più complesso richieda appena il 10% del codice necessario a nodi Wi-Fi.

La bassa potenza in antenna non inficia comunque la portata di un nodo ZigBee, che in aria libera può raggiungere i 100 metri; più nodi ZigBee possono essere configurati in reti mesh, a coprire aree molto estese. Tutto ciò fa di ZigBee uno degli standard wireless di maggior successo e a più rapida diffusione.

MyDomotic Lab ha scelto di utilizzare nei propri impianti domotici la tecnologia ZigBee, ottenendo così una serie di vantaggi.

Per rendere meglio l’idea, ipotizziamo che ogni dispositivo presente in casa sia equipaggiato con un trasmettitore ZigBee ed immaginiamo di creare uno scenario di questo tipo: al nostro arrivo in auto, la porta del garage verrà automaticamente aperta grazie alla segnalazione che il trasmettitore della nostra auto ha inviato al ricevitore installato sul garage.

Nel frattempo entrando in casa, se fuori farà caldo, ci aspetterà un clima fresco e troveremo abbassate le persiane delle finestre rivolte al sole, grazie all’intervento di sensori di temperatura, installati sia all’esterno che all’interno dell’abitazione, che avranno, dapprima, ordinato alle tapparelle di abbassarsi per non far entrare i raggi solari, e, dopo essere stati avvisati del nostro arrivo dal sensore del box auto, avranno fatto accendere il climatizzatore con la temperatura da noi impostata in precedenza.

Con MyDomotic Lab e ZigBee, è possibile dare spazio alla fantasia e creare centinaia di scenari come questo…

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